Ortodonzia

L’ortodonzia è quella branca dell’odontoiatria che si occupa di spostare denti malmessi in posizioni adeguata. Questo viene fatto attraverso delle forze che vengono applicate ai denti e\o alle ossa mediante apparecchi più o meno complessi. Scopo dell’ortodonzia è quello di dare una funzione corretta all’organo masticatorio, quindi non si deve limitare al semplice allineamento ma a ripristinare le corrette funzioni in modo da prevenire eventuali disturbi cranio-mandibolari. Accade infatti che denti dritti e quindi con un’estetica accettabile siano messi in relazione scorretta con quelli dall’arcata antagonista e quindi creare problemi che possono manifestarsi subito o in tempi successivi.

A livello dentale le malocclusioni si possono scolasticamente dividere in tre categorie:
•prima classe dentale:
•seconda classe dentale, la quale ha due sottodivisioni, e cioè I e II divisione;
•terza classe dentale.

Cercando di semplificare si può dire che la prima classe dentale è quella ideale che ha minor problemi funzionali ed estetici.

La seconda classe dentale è caratterizzata da una posizione dei denti della mandibola più posteriore. Ha un maggior rischio di andare incontro a disfunzioni cranio-mandibolari proprio perché la retrusione
mandibolare causa sofferenza alle strutture articolari che sono più compresse.

La terza classe è caratterizzata da un rapporto più anteriore dei denti della mandibola rispetto alla prima classe, più raramente va incontro a problematiche legate all’articolazione tempro-mandibolare, ma hanno
un impatto estetico più importante.

In realtà la diagnosi di malocclusione è molto più complessa e le patologie sono sono mai nette, ma sono sempre una combinazione di più fattori.
Per una corretta diagnosi si devono obbligatoriamente eseguire determinati esami che sono i seguenti:
•Foto intraorali ed extraorali del paziente;
•Impronte di studio con arco facciale;
•Cefalometria
•Eventuale condilografia.

La scuola di pensiero che applico per le terapie ortodontiche è quella del Prof. Sadao Sato con la tecnica del MEAW.

Tale tecnica mi permette infatti di armonizzare l’intero organo masticatorio e quindi di far funzionare in armonia denti ed articolazione. Importante sottolineare che a differenza di altre tecniche questa mi permette di trattare i pazienti in modo da individualizzare la terapia.

In base al momento in cui si interviene si può dividere l’ortodonzia in ortodonzia intercettiva ed ortodonzia dell’adulto.

La prima si mette in pratica quando una problematica scheletrica inizia a compare quando sono presenti anche denti da latte, in età quindi molto giovane. Personalmente cerco il più possibile a ridurre al massimo il tempo di trattamento in questa fase, infatti lo scopo è solo quello di eliminare difetti macroscopici che limitano e condizionano ad uno sviluppo scorretto delle ossa mascellari. Esempi sono difetti trasversali, cross e morso estremamente coperto. Una volta corretto questo difetto lascio libero di svilupparsi e crescere il sistema masticatorio per rivalutare in seguito la necessita di un trattamento ortodontico fisso che è più efficace e sicuro.

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